Money Management e gestione del rischio per trader ed investitori

01.04.2021

Money Management

Definiamo la gestione del denaro o money management, la gestione del rischio nel mondo degli investimenti e del trading, che ci permette di tutelare il nostro capitale e ottimizzare le prestazioni di investimento.

Il "money management" comprende l'insieme di tecniche applicate per avere una buona gestione del denaro e dei propri investimenti, tutte le possibili azioni volte all'ottimizzazione e alla salvaguardia degli investimenti e del budget che si gestisce.

L'obiettivo del money management è la massimizzazione del profitto e la riduzione delle perdite in relazione all'investimento che si vuole effettuare, applicando le giuste strategie per gestire in modo ottimale i propri soldi.

La gestione del rischio è possibile solo dopo una corretta comprensione, identificazione, aggiustamento e gestione di tutti i potenziali rischi a cui è esposto un conto, in modo che l'entità delle perdite e l'impatto negativo dei prelievi sia ridotta al minimo.

Occorrerà, inoltre, prima di effettuare qualsiasi investimento valutare quale sarà la spesa per effettuarlo (commissioni sulle transazioni) e quale obiettivo di rendimento si vuole conseguire.

La gestione delle perdite è fondamentale per evitare di commettere errori irreparabili sul mercato finanziario, a danno del proprio patrimonio.

Gioca, inoltre, un importante ruolo di difesa per il proprio patrimonio.

Alcuni esempi di possibili rischi per i portafogli di investimento e i conti di trading includono:

  • forti inversioni durante le tendenze,
  • correlazione di posizioni,
  • gap al ribasso dei prezzi,
  • eventi politici,
  • crolli del mercato,
  • fallimenti,
  • rischi valutari,
  • rapporti sugli utili,
  • rapporti governativi,
  • inflazione e politica monetaria.

Qualsiasi evento che fa muovere i prezzi contro la nostra posizione tenuta sul mercato è un tipo di rischio e deve essere gestito in modo che gli scenari peggiori siano limitati nella loro dimensione e portata sul conto trading o portafoglio di investimento.

  • Il primo passo nella gestione del rischio è identificare i possibili rischi. Una volta accettati i potenziali rischi presenti nei mercati, possiamo pianificare cosa potrebbe andare storto. Troppi vedono solo i potenziali benefici e non considerano i rischi che si corrono.
  • Il passo successivo è comprendere la frequenza e l'entità dei possibili rischi. Le aziende riportano i guadagni ogni trimestre, il governo pubblica regolarmente rapporti economici, le banche centrali prendono decisioni sui tassi di interesse e c'è un mercato ribassista circa una volta ogni dieci anni. Questi eventi di rischio dovrebbero essere previsti e pianificati.
  • Prima di entrare in qualsiasi posizione dovremmo sapere dove uscire se non funziona. Tutti i trader dovrebbero avere un livello di stop loss, basato sull'azione dei prezzi che si muove contro la propria posizione. Gli investitori dovrebbero avere un piano per uscire da un investimento se i fondamentali diminuiscono e la tendenza delle vendite e degli utili di una società cambia.
  • Una volta misurato il peso in portafoglio della propria operazione o investimento, l'eventuale errore non ci rovinerà. La quantità di qualcosa che compriamo è importante tanto quanto ciò che compriamo. Non dovremmo mai rischiare l'intero account su una posizione. Se abbiamo diverse posizioni altamente correlate in un settore o che si muovono insieme, anche se si tratta di singole piccole posizioni è come avere una posizione grande.
  • Una strategia di uscita per bloccare i profitti è importante tanto quanto una strategia di ingresso. I profitti vengono realizzati all'uscita e sono solo sulla carta finché non vendiamo la nostra posizione e li blocchiamo. Un trailing stop basato sull'azione dei prezzi può dirci di bloccare i profitti quando una tendenza inizia a cambiare.

Oltre questi aspetti il money management prevede anche di prendere in considerazione la fiscalità applicata ai nostri investimenti, in termini di imposte dirette (capital gain e tobin tax) e indirette (bolli su c/c).

Money management e Trading

Il primo obiettivo di ogni trader non dovrebbe essere quello di fare soldi, ma di non perderli!

Gestire bene il capitale significa scegliere le giuste dimensioni di ogni posizione, sapere come posizionare gli stop loss, tenendo conto del rapporto rischio / rendimento. Inoltre, una corretta gestione del denaro e del rischio ci permetterà di operare senza stress.

E' proprio una buona strategia di money management che fa la differenza tra un trader vincente e uno perdente. Infatti, questa è la chiave del successo sui mercati!

I trader alle prime armi spesso non prestano particolare attenzione a questo aspetto, ma commettono un grosso errore.

Non si può "vincere" sul lungo termine senza seguire le regole di gestione del denaro. Il nostro capitale è lo strumento di lavoro nel trading, quindi dovremo tutelarlo in ogni modo, perché senza una sua consapevole gestione rischieremo di erodere rapidamente il nostro saldo.

Non è una cattiva strategia di trading che fa perdere la maggior parte dei trader, ma una cattiva gestione del rischio!

Gli strumenti basici per la gestione delle proprie posizioni nel mercato sono gli ordini take profit/stop loss, che ci consentono di predeterminare il livello di prezzo al quale chiudere la posizione, perché vicina al guadagno che desideriamo o alla massima perdita che possiamo sopportare di conseguire.

Le tecniche del money management sono inoltre importanti per sapere quanti soldi possono essere investiti. Un bravo money manager sa che non deve esporre mai più del 2-3% dei suoi capitali per un solo investimento. In questo modo i trader riescono a mettere in sicurezza i propri soldi, nel caso in cui il trend che si è individuato cambi rotta drasticamente.

Indipendentemente dal tipo di trading che uno si appresta a fare, Forex, CFD e così via, il money management non può mai mancare.

Vi sono dei punti fondamentali alla base di tutte le tecniche di money management per il trading online. Qui di seguito troviamo quelli che di norma sono inclusi in ogni strategia di trading vincente e affidabile:

  • Iniziare ad investire con un capitale adeguato al tipo di trading scelto;
  • Per ogni operazione fissare una determinata cifra da investire, tenendo conto anche del capitale disponibile (di solito si sceglie il 2-3% per ogni operazione);
  • Utilizzare sempre gli strumenti di gestione del rischio disponibili, come Stop Loss e Take Profit;
  • Individuare il rischio massimo per il proprio portafoglio, ovvero il drawdown;
  • Seguire sempre una strategia di trading affidabile e testata, valida per il tipo di trading che si vuole fare;
  • Focalizzarsi ogni volta su un'operazione alla volta, per evitare inutili stress psicologici che potrebbero avere ripercussioni sulla gestione del capitale;
  • Impostarsi degli obiettivi di guadagno realizzabili (niente idee come "raddoppiare il proprio capitale in un solo mese o due");
  • Decidere il proprio livello di operatività (quante operazione fare al giorno/settimana).

Ogni piano di money management per il trading online rispetta almeno tutte queste regole riportate qui sopra. Non bisogna sottovalutare nessuna delle regole esposte, altrimenti il rischio di subire una perdita è dietro l'angolo.

Se le regole di money management non vengono applicate con rigidità rischiamo di perdere per sempre un mare di soldi, difficilmente recuperabili.

Sono in molti i trader che seguono religiosamente la regola del non investire più del 2-3% del proprio capitale su ogni operazione, anche se vi sono trader professionisti che si spingono fino al 5%, consci però che correranno maggiori rischi.

Il motivo per cui esiste questa regola è molto semplice: bisogna evitare di bruciare tutto il proprio capitale con poche operazioni sbagliate.

Se per esempio, abbiamo €10.000 e decidiamo di investirne ben €3.000 su una sola operazione, esponiamo ben il 30% del nostro capitale. Ci basterebbe aprire 3 operazioni in un giorno per aver investito il 90% del capitale.

Il risultato è che si correrebbe un rischio troppo alto.

Guadagnare nel lungo termine con il trading online richiede un'ottima gestione del rischio e la regola (fondamentale) del 2-3% da investire su ogni operazione è molto importante da seguire.

Nella tabella in basso è possibile vedere un esempio di money management:

  • Capitale a disposizione (Budget) pari a $20.000.
  • Da una parte scegliamo di rispettare la regola del 2-3% per operazione.
  • Dall'altra parte scegliamo di andare oltre e investire ben il 10% per operazione.
  • Confronteremo così le eventuali perdite che si possono subire.

Se seguiamo la regola del 2-3%, dopo 4 operazioni sbagliate ci ritroveremo con più di $18.800, quindi abbiamo perso nemmeno il 10% del nostro capitale.

Se invece investiamo di più come il 10% ad operazione, ci ritroveremo con meno di $15.000, ovvero avremmo bruciato ben oltre il 25% del nostro capitale iniziale.

Dal momento che i problemi principali emergono quando si tratta di recuperare i soldi persi, diventa molto importante avere delle strategie di money management che puntano ad evitare, o almeno limitare, queste situazioni di perdita eccessive.

Una regola d'oro, da rispettare sempre, quando si tratta di scegliere il capitale da investire nel trading online è: mai investire più di quanto ci si può permettere di perdere. Se per aprire un account di trading il broker chiede una cifra troppo alta per le nostre tasche, abbiamo due scelte possibili:

  • Aspettare e mettere da parte tale cifra, e qualcosina in più (perché spesso partire con il minimo indispensabile può risultare controproducente);
  • Cercare un altro broker.

Mai, e poi mai, dovremo decidere di mettere a repentaglio dei soldi che se persi, rischiano di crearci seri problemi economici. Chi invece è disposto a fare tutto ciò possiamo solo dirgli: il trading online non fa per voi.

Le aspettative di guadagno sono fondamentali nel money management. Ogni piano di money management obbliga il trader a prefissare gli obiettivi di guadagno mensili. E la facilità con cui molti trader prendono un abbaglio è davvero allucinante.

  • I primi trader che falliscono sono quelli che iniziano pensando di poter arricchirsi nel giro di un mese, sottovalutando la complessità del trading online;
  • Seguono poi i trader che sanno di non potersi arricchire subito, ma pensano sia possibile in 3 mesi o poco più bene o male, e dedicano solo alcune settimane alla pratica e studio;
  • Concludono la lista dei trader perdenti quelli che, nonostante abbiano un piano di money management a lungo termine, come un anno intero, si prefissano percentuali mensili troppo alte.

Una gestione corretta del proprio capitale implica:

  • possibilità di minimizzare le perdite/massimizzare i profitti:

Per minimizzare le perdite e massimizzare i profitti dobbiamo avere già in mente un'ottima strategia e non andare ad investire a casaccio; vuol dire che abbiamo bisogno di un trading system ben definito, ovvero un vero e proprio piano d'azione. Sembra superfluo ricordarlo ma, le perdite fanno parte del gioco. La cosa più importante da fare nel caso si verifichi una perdita è minimizzarla il più possibile e questo è possibile solo quando si investe con coscienza e razionalità. Un buon trader questo lo sa! Il nostro obiettivo è dunque quello di massimizzare i profitti e ridurre al minimo le perdite.

  • essere coscienti di investire solamente quanto possiamo perdere;

Passiamo ora ad analizzare un altro importante elemento, il denaro da destinare al trading. La prima cosa da fare e porsi la mano sulla coscienza e chiedersi: quanto posso permettermi di perdere, senza avere rimorsi? Il consiglio è quello di non privarsi mai di denaro necessario per acquistare ciò che serve giornalmente a noi e alla nostra famiglia, ma di investire solo quello che abbiamo risparmiato e che vogliamo far fruttare; questo corrisponderà alla somma massima di denaro che possiamo rischiare di perdere.

Merita di essere accennato anche un altro concetto molto importante, utile a contenere le perdite e a cui dedicare la massima attenzione. Questo concetto è rappresentato dal drawdown, ovvero la quantità di denaro che si può perdere nella attività di trading, espressa in percentuale rispetto al capitale che si ha a disposizione. Rappresentato sul grafico, come dimostra l'immagine, il drawdown viene inteso come la differenza tra un picco ed una valle di una equity line. La strategia da noi adottata deve quindi essere tale da non presentare un drawdown che può andare a colpire tutto il nostro capitale. Il drawdown, può quindi essere inteso come una serie negativa e consecutiva di trade perdenti.

  • Investire in relazione al capitale disponibile.

L'ultimo punto riguarda la gestione del capitale. Quello che dobbiamo fare è semplicemente il calcolo per capire quanto investire in ogni singola operazione avendo bene in mente il rapporto ottimale tra capitale posseduto e singolo investimento.


La legge di Gresham

Molti esperti in materia del money management, parlano anche di una legge, nota come legge di Gresham o Legge della rovina statistica, che indica la performance necessaria che deve tenere il trader per recuperare una determinata percentuale di perdita.

Il grafico sottostante rappresenta la percentuale di perdita (il loss sull'asse delle ascisse, nel grafico rappresentato dal tratto azzurro) a confronto con la strategia necessaria per recuperare la perdita espressa, anche in percentuale nella tabella (sull'asse delle ordinate e rappresentata dalla curva viola).

Se analizziamo bene il grafico, possiamo notare come la percentuale di recupero cresce in maniera esponenziale all'aumentare delle perdite. La tabella accanto al grafico ne indica la percentuale necessaria.

Questo grafico serve a far capire come, una volta perso il capitale iniziale, sia veramente difficile recuperarlo, o meglio quasi impossibile.

Calcolo del Money Management e delle posizioni

La formula da utilizzare per una corretta determinazione è la seguente:

C/100 * T = S

dove avremo:

C = Capitale posseduto;

T = Propensione al rischio;

S = Somma da investire sulla singola operazione.

Facciamo un semplice esempio per capire meglio, passando dalle lettere ai numeri.

Esempio:

Se si possiede un capitale di 1.000 € possiamo investire 20€, ovvero il 2% del capitale.

Se invece vogliamo azzardare un pò di più ed arrivare a rischiare il 5%, allora avremo, sempre su un capitale di partenza di 1.000€, la possibilità di investire anche 50€.

Sostituendo nella formula C/100 * T = S i numeri avremo 1.000€/100 * 2 = 20€


Money Management e Psicologia del trader

Il fattore psicologico gioca sempre un ruolo decisivo nel trading e spesso il trader principiante sottovaluta questo aspetto. La psicologia del trading può fare la differenza tra guadagnare o perdere soldi.

Sotto questo spetto il trading può essere paragonato al gioco d'azzardo per le emozioni che "attiva" nel trader, vale a dire l'avidità (il desiderio insaziabile di guadagnare), lo stress, l'euforia, la depressione, la paura di perdere (che qualche volta da origine al panic selling), la frustrazione e il panico. Tutte queste emozioni fanno sì che i trader (soprattutto i principianti) possano prendere decisioni irrazionali e mettere in pericolo il loro strumento di lavoro, cioè il capitale. Ed è proprio qui che entra in gioco la gestione del denaro: permette di proteggerci dalle emozioni seguendo determinate regole.

I trader alle prime armi spesso pensano solo ai guadagni che possono fare, ma mai alle perdite!

Eppure, le perdite fanno parte del trading e non si può far altro che accettarle. Se non si accettano le perdite come parte integrante del nostro percorso di crescita sui mercati finanziari, probabilmente non si riuscirà mai a ottenere risultati positivi. In altri termini, sui mercati finanziari non si può avere sempre ragione: il money management sarà utile per gestire le fasi negative e ci impedirà di bruciare troppo denaro quando le cose andranno male.

Money Management e Leverage

Il money management è altresì molto utile quando si parla di rischio indotto dal leverage. Il leverage, che influenza pesantemente il rischio della nostra strategia, è calcolato come rapporto tra l'importo totale delle nostre posizioni in essere sul mercato e il saldo del conto. In altre parole, più grande è la posizione, maggiore è il rischio!

Ciò non significa che la leva finanziaria debba essere evitata per rispettare le regole di money management, ma semplicemente che dobbiamo aprire posizioni commisurate alle dimensioni del nostro patrimonio. E questo, si intende, vale per tutti i tipi di mercati, dal Forex alle azioni, dagli indici alle materie prime.

La leva finanziaria si accumula su tutte le nostre posizioni. Più posizioni apriremo, e maggiore sarà il rischio. Tuttavia, questo rischio può essere mitigato con la diversificazione in diversi mercati / prodotti, facendo in modo che l'andamento di un mercato / prodotto non trascini dietro di sé anche quello, in medesima direzione, di un altro mercato / prodotto.

Conseguire una buona diversificazione in un mondo sempre più connesso è molto difficile. Tuttavia, si tratta anche di un passaggio fondamentale che i trader dovrebbero pur sempre cercare di affrontare con la giusta consapevolezza.

La leva finanziaria che si può utilizzare dipende infine da dove posizioniamo lo stop loss. Più lontano è il nostro stop loss, più è importante ridurre la dimensione della nostra posizione.

4 Regole fondamentali del Money Management

  • Usare lo stop loss

Uno stop loss è un livello di protezione in grado di rappresentare il prezzo al quale il broker chiuderà automaticamente l'operazione, perché - evidentemente - si ritiene questo prezzo il massimo livello di perdita sostenibile.

Gli stop loss sono obbligatori in ogni posizione e se non piazzati sempre, le emozioni finiranno con il prendere il controllo quando ci saranno movimenti di prezzo sfavorevoli. E questo, ben inteso, è l'inizio della fine!
Anche una singola operazione potrebbe essere sufficiente per rovinarci. Il prezzo non tornerà sempre al punto d'ingresso ed alcune tendenze durano diversi giorni, settimane, mesi o addirittura anni. Inoltre, un trade perdente che appare permanentemente nel nostro portafoglio, penalizzerà la nostra psiche da trader.
Uno stop loss non deve MAI essere spostato se il prezzo si muove nella direzione sbagliata! Il livello di stop loss deve infatti essere deciso prima di aprire una posizione (questo è infatti l'unico momento in cui sarai obiettivo!). E solo una variazione favorevole del prezzo dovrebbe eventualmente comportare lo spostamento di uno stop loss per seguire il movimento e proteggere i nostri guadagni.

  • Valutare il rapporto rischio / rendimento

Tutte le operazioni con rapporto rischio / rendimento inferiore a 1 dovrebbero essere evitate! E' consigliabile quindi fissare lo stop loss in maniera "meno distante" dal nostro prezzo di entrata, in termini di punti, rispetto al target price.

In linea di massima, un buon rapporto rischio / rendimento è di circa 2. Ovvero, l'aspettativa di guadagno è quindi il doppio del rischio. Meno esperienza abbiamo, più è importante selezionare operazioni con un rapporto di almeno 2. Questo ridurrà probabilmente le opportunità di trading, ma un principiante di solito ha una percentuale di trading positivo inferiore rispetto ad un trader esperto e quindi è necessario compensare con un buon rapporto!

  • Adattiamo la dimensione delle nostre posizioni

Per ogni trade, l'obiettivo di prezzo e lo stop loss saranno più o meno distanti in termini di punti, a seconda delle caratteristiche del trade e del prodotto negoziato. Per ogni trade, è quindi importante calcolare la dimensione della posizione appropriata in modo da non rischiare di più su un trade, che su un altro. È importante che il rischio sia costante. In media, questo rischio non dovrebbe superare il 2% e se apriamo molte posizioni contemporaneamente, è necessario ridurre il rischio ulteriormente per ogni singolo trade.

  • Stabiliamo una soglia di perdita massima

Limitare le perdite durante giorni estremamente negativi ed essere in grado di tornare a fare trading senza correre ulteriori rischi nei giorni successivi è molto importante, se non vitale, per la nostra vita da trader. È quindi importante stabilire una soglia massima di perdita, come percentuale giornaliera. Una volta raggiunta questa soglia, è sufficiente interrompere il trading in quella giornata e tornare il giorno successivo. Per determinare questa percentuale possiamo, ad esempio, calcolare la nostra performance media in un giorno vincente. Moltiplichiamo questo numero per 2 e otterremo la nostra soglia di perdita massima.

Conclusioni

Fare money management è fondamentale, è una delle basi del trading. Spesso i principianti ignorano questa semplice strategia, pagandone le conseguenze (magari si convincono anche che con il trading online non si guadagna).

Il money management è importante perché aiuta a limitare i rischi di trading e a controllare le emozioni.



Fonti:

https://www.meteofinanza.com/analisi-tecnica-dei-mercati-finanziari/money-management-gestione-capitale/

https://www.corsotradingonline.net/money-management/

Paolo Mario Ricciardi
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